Dal paesaggio morenico al panorama lacuale per un turismo s-Low
- Il Progetto e gli enti promotori
Il progetto è un’iniziativa dell’Associazione Bossico Borgo Turistico Diffuso ed è stato realizzato dal CST-DiathesisLab dell’Università degli Studi di Bergamo, sotto il coordinamento scientifico della Prof. Federica Burini. Esso è stato finanziato grazie al contributo del Comune di Bossico e di alcuni partner del territorio – Pizio Giacomo, Giorgio Schiavi costruzioni, UBI-Banca Popolare di Bergamo, farmacia Bossico di Ezio Loda – in collaborazione con la Pro Loco di Bossico.
Le ricerche sono state condotte grazie all’attiva partecipazione del Comune di Bossico, dei membri dell’Associazione Bossico Borgo Turistico Diffuso, della Pro Loco, dei gruppi e delle associazioni, degli abitanti e dei turisti che hanno reso la conoscenza del proprio territorio al servizio della ricerca.
- Obiettivo
In linea con le indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio, la ricerca ha avuto l’obiettivo di analizzare le potenzialità del paesaggio di Bossico per prospettare una valorizzazione progressiva ma integrata delle sue risorse, a partire dalla scala locale, per poter identificare nel futuro una reticolarità esterna, sia regionale, con le valli e i territori limitrofi a cui si lega storicamente (Val Cavallina, Val Borlezza, Sebino, Valle Camonica), sia internazionale, nell’ambito del network europeo Centralità dei territori (Bergamo, Beauvais, Cambridge, Charleroi, Girona, Lubecca, Santander) promosso dall’Università degli Studi di Bergamo (Casti, Burini, 2015), mediante l’attivazione di un progetto di sviluppo turistico a scala europea. Il progetto di Bossico è stato infatti inserito tra i progetti pilota del network.
- Descrizione della ricerca
Più specificatamente, la ricerca si è concentrata sulla scala locale, realizzando una diagnostica territoriale partecipativa volta a indagare le risorse naturali e culturali del territorio di Bossico in una prospettiva turistica s-Low mediante un’inchiesta e focus group per il recupero dei saperi locali, premessa necessaria per l’analisi della fattibilità di un piano di sviluppo turistico territoriale. Si tratta di una prospettiva, che coniuga la mobilità aerea low cost che attira a Bergamo milioni di turisti l’anno, con la fruizione sostenibile delle risorse locali, facilitata anche dall’uso delle tecnologie ICT, configurando una rigenerazione del territorio che mette in rete le risorse naturali e culturali poco valorizzate. Coniugando la connettività dei territori, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali e le competenze locali si recupera la centralità dei territori quale volano cui ancorare un nuovo modello di business: un innovativo sistema socio-economico, basato sulla micro-imprenditorialità, la sostenibilità ambientale e la partecipazione dei cittadini.
La ricerca ha permesso di identificare le specificità del territorio di Bossico, a partire dai saperi e dalle competenze trasferitevi dagli abitanti, insistendo su due aspetti principali che guidino le future scelte di pianificazione: 1) l’importanza della conservazione e valorizzazione del paesaggio e con esso dei suoi caratteri identitari; 2) la necessità di prevedere un ruolo attivo degli abitanti e di agire in prospettiva reticolare per la valorizzazione turistica del territorio.
Bossico è un contesto territoriale a forte attrattività grazie a condizioni ambientali originarie particolarmente favorevoli: la localizzazione, la geomorfologia, il clima. Tali risorse sono importanti solo se viste in modo integrato insieme alle competenze e ai saperi che la comunità locale ha stratificato nel territorio nel corso dei secoli.
Il progetto ha adottato dunque una metodologia di ricerca integrata e così articolata:
- identificazione di fonti statistiche e documentali;
- diagnostica territoriale partecipativa per il recupero del valore identitario del paesaggio di Bossico mediante:
- conoscenza-osservazione del territorio di Bossico
- processo partecipativo che ha previsto incontri individuali e focus group per il recupero dello spatial capital, ovvero l’insieme delle conoscenze e competenze che gli abitanti hanno maturato all’interno del quadro territoriale originario e trasmessa mediante saperi simbolici e performativi (funzionali, securitari e giurisdizionali);
- mapping di conoscenza delle risorse turistiche s-Low:
- Risorse naturali
- Risorse culturali
- Micro-business
- Mobilità sostenibile
- Eventi di promozione delle tradizioni e dei saperi locali
- incontri di restituzione e condivisione dei risultati ottenuti in progress, analisi delle criticità e spunti di riflessione per il Piano di Sviluppo Turistico Territoriale.
I risultati cui è giunta la ricerca al termine del primo anno sono i seguenti:
- inserimento di Bossico nel progetto Centralità dei Territori e attivazione di progetti di tesi di laurea triennale e magistrale
- prima bozza del mapping interattivo e multimediale sulle risorse s-Low di Bossico
- rapporto contenente i risultati della ricerca con spunti di riflessione per il Piano di Sviluppo Turistico Territoriale
- organizzazione di un seminario introduttivo e di uno conclusivo, mediante i quali generare un dibattito utile anche in prospettiva reticolare, sia con territori limitrofi che con quelli che, seppur lontani, condividono la visione e la prospettiva di sviluppo futuro.
Gli esiti della ricerca condotta a Bossico consentono di avviare una riflessione più generale che può riguardare altri territori rurali, rispetto alle opportunità e alle criticità dell’analisi del paesaggio e della sua percezione da parte degli abitanti per la promozione dello sviluppo locale.
Inoltre, a scala internazionale, il progetto Centralità dei Territori offre una rete esistente tra università e municipi che può essere utilizzata per promuovere la valorizzazione in rete dei territori rurali situati in prossimità delle sette città del network. In particolare, sul tema del paesaggio, risulta interessante per Bossico e i territori limitrofi, condividere l’esperienza già avanzata dalla Catalogna nell’ambito della valorizzazione paesistica (Nogué, 2009), prospettando collaborazioni con i territori rurali ad alto valore paesaggistico nella provincia di Girona. Il network Centralità dei Territori può diventare dunque un’occasione per condividere esperienze in rete con altri territori interessati ai temi della valorizzazione del paesaggio in un’ottica di turismo s-Low.